NUOVA SCUOLA per Rocchetta Vara

Comunicato Stampa

Giovedì 31 gennaio 2013, alle ore 11.00, è stata inaugurata la nuova Scuola comunale di Rocchetta di Vara (SP). Il Comune di Rocchetta di Vara, piccolo Comune montano, incastonato nella Val di Vara, è stato duramente colpito dai drammatici eventi alluvionali del 25 ottobre 2011: sono andate distrutte tutte le più importanti vie di comunicazione, le fognature e gli impianti degli acquedotti potabile ed irriguo.

Miracolosamente non si sono registrate vittime: i 48 piccoli alunni della scuola materna e delle prime quattro classi della scuola dell’infanzia, sono stati provvidenzialmente evacuati poco prima che l’acqua invadesse l’edificio scolastico. Lo stabile è stato infatti completamente allagato al piano terra, mentre venti centimetri di fango hanno invaso il primo piano, isolando la Scuola.

Dopo una notte di ricovero presso una casa del paese, il giorno successivo, i bambini sono stai ricondotti nei rispettivi paesi di residenza con un elicottero, essendo intransitabili le vie di comunicazione.

Subito sono state avviate imponenti opere di arginatura del torrente e di messa in sicurezza dei versanti, sotto la guida preziosa dei tecnici della Provincia autonoma di Trento.

I gravosissimi danni alle infrastrutture ed il dissesto del territorio non hanno tuttavia potuto distogliere la comunità dal ricordare come soltanto dalla serenità e sicurezza dei più piccoli potesse rinascere una speranza di futuro per ognuno. Forte dunque si è subito manifestata la volontà di edificare un nuovo edificio scolastico, concretizzatasi nel gennaio 2011.

La Provincia Autonoma di Trento si è subito resa disponibile a donare il progetto e sostenere metà dei costi preventivati. Ad essa si sono aggiunti la generosità e l’impegno di molti Enti, Istituzioni, Associazioni ed amici da ogni parte d’Italia. Ogni donazione è stata registrata pubblicamente sul sito del Comune, nel segno della massima trasparenza.

Tra i donatori di contributi economici più rilevanti: Mediafriends, Regione Liguria, il quotidiano “La Nazione” con la banca Unicredit, la Fondazione CARISPE e la Banca CARISPE; i Lions ed i Rotari. Il CNR di Pisa ha generosamente offerto l’allestimento della sala informatica.

In brevissimo tempo si è potuto così procedere alla realizzazione del progetto, acquistando il terreno e bandendo il pubblico appalto in pochissimi mesi, vinto dalla società parmigiana “Bucci S.p.a.”. Il cantiere è stato completato in 120 giorni.

La “forza di volontà” e la “capacità di reagire all’avversità” dell’Amministrazione comunale e della comunità sono state citate ad esempio dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il prof. Francesco Profumo, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha elogiato invece le caratteristiche dell’edificio realizzato “secondo le più recenti tecniche della bioedilizia, con laboratori, una sala multimediale e spazi previsti per la formazione permanente”.

La struttura della Scuola è stata edificata interamente in legno. È dotata di pannelli solari e caldaia a cippato. Un generatore elettrico garantisce all’edificio larga autonomia, in caso di guasti o nuovi disastri, configurandolo anche come la nuova sede del Centro Operativo Comunale, in caso di emergenze comunali.

“L’inaugurazione della nuova Scuola è un giorno di festa per la comunità di Rocchetta di Vara. Siamo grati a tutti gli amici che ci sono stati vicini nella realizzazione di questa impresa: grazie davvero! La nuova Scuola è insieme un segno di rinascita forte per questa valle, così duramente colpita dalle avversità meteorologiche dello scorso 25 ottobre 2011 e, speriamo, per l’intera Italia che qui dimostra ancora una volta la forza della sua solidarietà e la capacità dei suoi enti pubblici, oltre gli scandali e le inefficienze drammaticamente note. In 120 giorni qui si è costruita interamente una Scuola, pensata in meno di un anno. Sono particolarmente orgoglioso che questo segnale venga da un piccolo Comune di montagna, Enti a volte descritti come antieconomici e per questo ultimamente oggetto di misure legislative vessatorie. I piccoli Comuni di montagna conoscono invece ancora il valore del denaro, del lavoro e la dignità dell’impegno degli Amministratori pubblici che non cercano vantaggi o interessi nell’esercizio delle proprie cariche, ma offrono soltanto la propria fatica a servizio delle proprie comunità”.

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