TI RACCONTO UN SORRISO

SEI VOLTI AMATI DELLO SPETTACOLO PRESENTANO FAVOLE PER CONTRIBUIRE ALLA RACCOLTA FONDI IN FAVORE DEL CENTRO BENEDETTA D’INTINO CHE AIUTA I BAMBINI COLPITI DA GRAVI PATOLOGIE NEUROLOGICHE

Dopo il successo riscosso dai precedenti libri, torna per il sesto anno consecutivo l'iniziativa di solidarietà promossa da Mediafriends (l’associazione Onlus di Mediaset, Mondadori e Medusa) e Mondadori.

Il 29 novembre esce infatti in libreria Ti racconto un sorriso (Pagine 60, Prezzo 19 Euro), un volume che raccoglie sette favole, basate su storie vere, illustrate da Paolo D'Altan e raccontate dalle voci di R101 nel CD allegato: Cristiano Militello, Paolo Cavallone e Sara, Marco Balestri, Lester e Paolo Dini, Federico l’Olandese Volante, Chiara Lorenzutti e Alberto Davoli, Tamara Donà e Tamy T.

Le prime sei fiabe sono a lieto fine e sono tratte da alcune storie di bambini in difficoltà che, in varie parti del mondo, grazie all'attività delle numerose associazioni con cui Mediafriends collabora, hanno ritrovato il sorriso e la speranza di una vita migliore. Solo l’ultima è ancora in attesa di trasformarsi in favola con tanto di happy end.

Anche quest’anno introducono i racconti sei personaggi dello spettacolo che hanno accettato con entusiasmo di partecipare a questo progetto benefico.

Silvia Toffanin presenta la storia di Hibrahim, un bambino malato che grazie all’amore dei suoi genitori e dei medici che lo hanno aiutato riesce a ritrovare la forza di giocare nel fiume con i suoi amici e fare gli scherzi al suo papà; Alfonso Signorini introduce la storia di Erica, facendoci scoprire che l’amore di un fratello è più forte di qualsiasi malattia; Rita Dalla Chiesa ci introduce alla storia di tre donne e alla forza della loro solidarietà, ricordandoci come per una madre non ci sia niente di più importante delle sue figlie; Enrico Brignano presenta la storia di Sahida, una bambina tanto esile da non riuscire più a tenere in braccio il fratellino ma che, grazie all’amore della mamma e dei medici che l’hanno curata, riesce a riacquistare le forze perdute; Piero Chiambretti fa il tifo per Zabiullah, un ragazzo afghano che, pur trovandosi solo in una città sconosciuta, non si lascia intimidire e presto capisce la fortuna di andare a scuola, di conoscere il mondo e stare insieme alle persone; Alessia Marcuzzi introduce la storia di Bakollo, un bambino che ha riscoperto la gioia di vivere grazie all’aiuto dei volontari che lo hanno preparato a diventare grande. Infine La storia di Giacomo, un ragazzo disabile che ogni giorno riesce a sorridere di fronte alle piccole ma belle emozioni della vita: giocare con le bolle di sapone, fare merenda con la mamma, andare a scuola, andare in giro con la zia Roberta. Ma c’è un momento della giornata in cui Giacomo si sente solo e inerme. Noi possiamo dare il nostro contributo affinché questo momento sparisca. Ed è importante farlo per Giacomo e per tutti quei bambini che vivono quotidianamente le stesse difficoltà.

Queste favole nascono dalla realtà e insegnano che grazie alla solidarietà è stato fatto molto, ma molto ancora si può fare, proprio a partire da questo libro.

I proventi del volume saranno devoluti a Mediafriends Onlus che quest’anno aiuta il Centro Benedetta D’Intino, struttura operativa della Fondazione Benedetta D’Intino, costituita nel 1992 per volere delle famiglie Mondadori, D’Intino e Formenton, in ricordo della piccola Benedetta, mancata all’età di quindici mesi per una cardiopatia congiunta.

Il Centro lavora per garantire un futuro ai bambini che si trovano in una condizione di sofferenza per problematiche fisiche, psicologiche e sociali e svolge la propria attività in due settori: il Servizio di Psicoterapia, che segue fin dalla nascita i bambini con sofferenza emozionale, e il Servizio di Comunicazione Aumentativa e Alternativa, che prende in carico bambini e adolescenti con gravi difficoltà di comunicazione.

I responsabili del progetto del Centro Benedetta D’Intino di Milano inoltre intendono consolidare nell’ambiente quotidiano di questi bambini i risultati ottenuti al Centro, con personale appositamente formato per proseguire il lavoro a partire dalle famiglie e coinvolgendo anche i compagni di scuola, gli insegnanti, gli amici.

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