Progetto ALLIANCE

Per tutti i bambini del mondo

Giocare, andare a scuola, crescere nell'amore di una famiglia. Molti bambini, nel mondo, non conoscono il senso di queste parole. Molti bambini sono costretti a lavorare, sfruttati nelle miniere di diamanti o nei bordelli, usati come merce di scambio o addestrati a diventare feroci soldati. Molti bambini non vanno a scuola, non conoscono il valore di una carezza e di un sorriso, il calore di una famiglia. Questi sono i bambini di cui si occupa il CIAI, il Centro Italiano Aiuti all'Infanzia, una Ong e Onlus (laica e apartitica) nata nel 1968 per "Promuovere il riconoscimento del bambino come persona e difenderne ovunque i diritti fondamentali alla vita, alla salute, alla famiglia, all'educazione, al gioco e all'innocenza".

 IL PROGETTO ALLIANCE

Il Sud Asia – in cui vive oltre mezzo miliardo di bambini- è attualmente la regione del mondo in cui si registra il più alto numero di minori in condizione di povertà. La proporzione di bambini minori di 5 anni che sono sottopeso rispetto alla media è tra la più alta del mondo ed anche il tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni è tra i più allarmanti. Impressionanti anche i dati relativi al child trafficking: si stima che il 14% dei bambini tra i 5 e i 14 anni venga portato in altri paesi e inserito nei più turpi traffici, come la prostituzione o il traffico d'organi.

Molte delle problematiche che investono i bambini di quest’area nascono dalla mancanza di consapevolezza e preparazione delle figure istituzionali con cui i bambini si trovano quotidianamente in contatto. Insegnanti, poliziotti, magistrati e, più in generale, l'opinione pubblica, non considera un bambino portatore di diritti e le leggi specifiche, che pure esistono, non vengono applicate. Un bambino sorpreso a rubare per strada, ad esempio, viene messo in galera con detenuti adulti che si sono macchiati dei peggiori reati. Per le bambine, poi, la situazione è ancora peggiore: raramente vanno a scuola o vengono curate se si ammalano; i matrimoni precoci, e le conseguenti gravidanze, sono all'ordine del giorno.

In una realtà come questa, soltanto un'azione dall'interno, avrebbe potuto portare a dei risultati: sulla base di qeusta considerazione CIAI ha stretto un'alleanza con organizzazioni locali già attive da tempo nel campo della tutela dei diritti dei minori. Insieme a loro, in India, Afghanistan, Bangladesh, Nepal e Sri Lanka- sta sviluppando il Progetto Alliance che mira a creare i presupposti perché: più nessun bambino venga comprato e venduto, sfruttato, incarcerato, maltrattato; a nessun bambino venga vietata la possibilità di studiare, giocare, sviluppare le proprie inclinazioni e realizzare i propri sogni; vengano riconosciute ed applicate le leggi che tutelano i diritti dei bambini.

La fase iniziale del progetto è dedicata alla sensibilizzazione e alla formazione di magistrati, insegnanti, sindacalisti, giornalisti, poliziotti e rappresentanti delle autorità locale, ed è indispensabile per garantire solidità e sostenibilità di qualunque azione futura. In seguito le Associazioni partner per ognuno dei 5 Paesi potranno portare avanti il progetto attraverso azioni sul territorio come: il rafforzamento delle strutture-rifugio per bambini di strada; attività di alfabetizzazione, educazione e formazione professionale gratuita ai bambini di strada e che rappresentano l’unico mezzo per uscire dal circolo della povertà; attività delle linee telefoniche di ascolto gestite in collaborazione con i governi, grazie alle quali vengono salvati migliaia di bambini da situazioni di sfruttamento e persino schiavitù; continuo lavoro capillare di formazione e sensibilizzazione delle famiglie e delle istituzioni per prevenire la violenza nei confronti dei bambini che è putroppo assai diffusa; condivisione di buone pratiche tra i membri dell’Alliance dei diversi paesi affinché si trasmettano soluzioni ed esperienze di successo.

CIAI si fa portavoce dei tanti bambini che beneficeranno di questo progetto per ringraziare di cuore gli amici di Paco Cinematografica per aver messo a disposizione i memorabilia del film, Mediafriends e la Fondazione Cinema per Roma per aver reso possibile l'iniziativa.

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