CENTRO BENEDETTA D'INTINO

La sesta edizione del libro di Natale, finanzierà l’attività del Centro Benedetta D’Intino di Milano. Il Centro è la struttura operativa della Fondazione Benedetta D’Intino, costituita nel 1992 per volere delle famiglie Mondadori, D’Intino e Formenton per ricordare di Benedetta, mancata all’età di quindici mesi per una cardiopatia congenita. Lo scopo della Fondazione è quello di migliorare la qualità della vita dei bambini in situazione di disagio e delle loro famiglie.

Il Centro aiuta bambini che soffrono di disagio psichico, in particolare attraverso un apporto psicoterapeutico di elevata qualità e con interventi di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (C.A.A.) rivolta a bambini e adolescenti privi o carenti di linguaggio orale. Gli interventi in favore di bambini che soffrono di patologie neuropsichiche richiedono infatti approcci integrati e un supporto costante per tutta la loro vita. Questi bambini presentano diverse aree di problematicità e, tra queste, una grave disabilità comunicativa rappresenta un ulteriore elemento di difficoltà, poiché non consente loro di comunicare e farsi comprendere, limitando così la qualità di una vita già abbastanza compromessa. L’obbiettivo della C.A.A. è di metterli in condizione di comunicare un rifiuto, un’accettazione o una qualsiasi forma di relazione; in sostanza di esprimersi, per quanto è consentito dalle loro condizioni.

La C.A.A. fornisce tecniche per stimolare una capacità comunicativa che vada al di là della dotazione di partenza , da cui il termine “aumentativa”, traduzione un po’ letterale dell’inglese “aumentative”. Si tratta di un approccio integrato che coinvolge l’ambiente del bambino e i suoi rapporti con gli altri. Nello specifico, i responsabili del progetto del Centro Benedetta D’Intino di Milano intendono consolidare nell’ambiente quotidiano di questi bambini i risultati ottenuti nel Centro, attraverso l’impiego di personale appositamente formato a cui spetterà il compito di proseguire presso tutti gli ambienti di vita del bambini il lavoro già impostato, a partire naturalmente dalla famiglia ma cercando di coinvolgere anche i compagni di scuola, gli insegnanti, gli amici…

Si tratta quindi di un progetto concreto, di qualità e legato al territorio italiano. Queste sono le ragioni che ci spingono ad auspicare, per questa edizione, un successo almeno pari se non superiore a quello degli anni passati.

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