La disabilità in famiglia

Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII

Sintesi del Progetto

Il progetto vuole dare una famiglia a bambini con disabilità che ne siano privi, e vuole permettere lo sviluppo delle loro potenzialità socio-relazionali insieme con il pieno inserimento nella società. Al loro bisogno danno risposta le case famiglia dell’APG23, vere famiglie, con un papà ed una mamma che scelgono di condividere con loro la propria vita in modo stabile, continuativo, definitivo, gratuito. Il progetto si rivolge a 140 bambini da 0 a 15 anni con deficit da lieve a gravissimo di tipo fisico, psichico, sensoriale accolti in case famiglia dell’APG23 – diffuse in numerose province di 18 regioni italiane, e ad altri bambini con disabilità raggiungibili tramite le varie attività (come i “campi di condivisione”). In concreto si intende garantire ogni necessario supporto alla permanenza dei bambini nelle case famiglia ed alla vita di relazione con riferimento non solo alle necessità medico-riabilitative ma anche alle attività scolastiche, ricreative, di socializzazione. Saranno attivati percorsi personalizzati di vario genere (di sostegno medico-infermieristico, psicologico, visite psichiatriche e specialistiche varie; di psicomotricità, musicoterapia, arteterapia, danzaterapia, pet-terapia; attività sportive, musicali, artistiche; momenti di vacanza) e verranno acquistate attrezzature di supporto (supporti meccanici, tecnici, pulmini attrezzati per il trasporto di carrozzine e/o informatici che permettano il mantenimento delle condizioni di salute ed il raggiungimento dell’autonomia possibile e la socializzazione).

Risultati attesi del Progetto

Il principale risultato atteso consiste nel mantenimento dei bambini presso le famiglie e le case famiglia che li hanno accolti, e la fruizione da parte loro dei percorsi personalizzati individuati, con la realizzazione delle azioni previste.Si auspica inoltre l’accoglienza di altri bambini con disabilità grazie al reperimento di nuove famiglie disponibili.Si attende il coinvolgimento di bambini con disabilità nelle attività di socializzazione proposte.Il raggiungimento di tali obiettivi potrà essere documentato con documenti fiscali per le prestazioni e gli acquisti, oltre che con relazioni e – ove possibile nel rispetto delle normative - documentazione fotografica o video.

In termini qualitativi, si prevede per tutti i bambini coinvolti (ed indirettamente per le loro famiglie):

- un miglioramento della qualità di vita;

- un aumento delle competenze e capacità relazionali, espressive, cognitive, nonché dell’autonomia;

- un miglior livello di integrazione, nella prospettiva della piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società.

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