Scuola e protezione per i bambini di strada in Bangladesh

Bangladesh - Dacca, Chittagong, Barisal e altri centri urbani distrettuali

SCUOLA E PROTEZIONE PER I BAMBINI DI STRADA IN BANGLADESH
3.500 bambini di strada tra i  6 e i 18 anni nel biennio 2008-2009.

Il progetto - denominato ARISE (Appropriate Resources for Improving Street Children's environment) - è stato avviato come pilota nel 1998 e attraverso strumenti di monitoraggio e verifica ha dimostrato tali validità da essere proposto per la prosecuzione su larga scala dall'aprile 2007.
Il progetto si propone di fornire opportunità di istruzione, formazione e reinserimento sociale ai bambini abbandonati e che vivono nelle strade delle città del Bangladesh.
Tali obiettivi vengono perseguiti attraverso attività di istruzione informale e di formazione lavoro effettuate prevalentemente in centri d'accoglienza temporanea per bambini di strada o mediante scuole all'aperto, con lo scopo di promuovere il reinserimento scolastico dei bambini più piccoli e l'inserimento dei più grandi in attività lavorative dignitose e non a rischio, contribuendo in tal modo a renderli autonomi e, più in generale, al loro reinserimento sociale e comunitario .

Azioni che s'intendono intraprendere:

• attuazione e gestione di programmi di istruzione informale, realizzati attraverso centri per bambini di strada, attività scolastiche all'aperto e l'insegnamento adattato alle specifiche caratteristiche di determinati gruppi di bambini di strada;
• per i più piccoli l'obiettivo è il reinserimento, dopo qualche mese, nel circuito scolastico ufficiale; per i ragazzi più grandi (12-18 anni), il progetto prevede corsi di formazione e apprendistato in grado di fornire competenze di base per una futura attività lavorativa (artigianato, sartoria, agricoltura e allevamento, meccanica, falegnameria, ecc.), nonché una formazione sui mezzi di sussistenza e sul piccolo commercio, per offrire fonti di reddito alternative che li sottraggano ai lavori più a rischio. In alcuni casi i bambini vengono dotati di un piccolo kit professionale o di un micro-finanziamento di partenza per promuovere il lavoro in proprio;
• aiuto e sostegno psicologico per superare lo stress e i traumi subiti in strada;
• assistenza medica,  prevenzione dell?HIV/AIDS, assistenza alimentare e accoglienza;
• sensibilizzazione comunitaria e cooperazione con Ong e istituzioni pubbliche.

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