CONFESSIONE REPORTER

In onda su Retequattro da lunedì 8 dicembre alle ore 23.45

Un filo rosso accompagna ogni puntata di “Confessione Reporter”: la storia di un italiano o di un italiana che ha fatto grande il nostro Paese. All’estero come qui. Basta parlar male degli italiani. Questa terra è piena di gente straordinaria. E noi la raccontiamo». Con queste parole, Stella Pende dà il via a “Confessione Reporter”, in onda su Retequattro, dall’8 dicembre, ogni lunedì, per sei appuntamenti, in seconda serata.

 
Tra i temi di questa nuova edizione, immigrazione, giovani, Ebola, rifiuti tossici, e reportage da Mogadiscio, Argentina, Eritrea, Messico e Malta.
 
La prima puntata, lunedì 8 dicembre, vede ospite Moni Ovadia. L’artista e intellettuale milanese è chiamato a commentare l’insolita scelta di vita di Regina Catrambone, che - stanca di trovare nel mare di Malta, dove vive con la famiglia, indumenti di migranti che non ce l’hanno fatta - ha comprato una nave di 40 metri e due droni ed ha salvato la vita a più di 3.000 persone.
 
A seguire, con il direttore di “Nigrizia” Efrem Tresoldi, Stella Pende parla ancora d’immigrazione e dedica un ritratto a Padre Zerai, un prete eritreo il cui cellulare è diventato una sorta di “santino” per chiunque affronti il viaggio della speranza. Chiude la serata, uno sguardo sull’Italia attraverso gli occhi dei bambini degli immigrati: arrivati con i barconi, sono i piccoli protagonisti di storie ricche di nostalgia e speranza.
 
 Nel puntate successive, spazio ad uno speciale dedicato agli amici argentini di Papa Francesco (15 dicembre), ad una riflessione sui giovani e su come vengano trattati da coetanei e adulti (22 dicembre), sulla pandemia dell’Ebola (29 dicembre) ed ad un ampio reportage dalla città più pericolosa del mondo: Mogadiscio (5 gennaio). Il 12 gennaio, infine, un “meglio di” di quanto proposto nell’arco delle precedenti puntate.